<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><rss version="2.0"
	xmlns:content="http://purl.org/rss/1.0/modules/content/"
	xmlns:wfw="http://wellformedweb.org/CommentAPI/"
	xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/"
	xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom"
	xmlns:sy="http://purl.org/rss/1.0/modules/syndication/"
	xmlns:slash="http://purl.org/rss/1.0/modules/slash/"
	>

<channel>
	<title>Giannalberto Bendazzi</title>
	<atom:link href="https://www.giannalbertobendazzi.com/feed/" rel="self" type="application/rss+xml" />
	<link>https://www.giannalbertobendazzi.com</link>
	<description>Cinema di Animazione</description>
	<lastBuildDate>Mon, 08 Feb 2021 15:45:33 +0000</lastBuildDate>
	<language>it-IT</language>
	<sy:updatePeriod>
	hourly	</sy:updatePeriod>
	<sy:updateFrequency>
	1	</sy:updateFrequency>
	<generator>https://wordpress.org/?v=6.7</generator>
	<item>
		<title>Emanuele Luzzati e Giulio Gianini, maestri di ritaglio</title>
		<link>https://www.giannalbertobendazzi.com/emanuele-luzzati-e-giulio-gianini_maestri-di-ritaglio/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giannalberto-Bendazzi]]></dc:creator>
		<pubDate>Sun, 24 Jan 2021 22:19:22 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Blog G. Bendazzi]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/?p=1777</guid>

					<description><![CDATA[Emanuele Luzzati, scenografo, illustratore, ceramista, cineasta &#160;d’animazione, acquafortista; e sempre fresco, inventivo, policromo, allegro, facile; e poi mago dell’assemblage e del collage; e poi Chagall italiano&#8230; Luzzati ha molte anime e si misura in molte discipline, e sovente noi abbiamo la sbrigativa propensione a definire ogni sua sfaccettatura come complementare alle altre. Ma sarebbe proprio&#8230;&#160;<a href="https://www.giannalbertobendazzi.com/emanuele-luzzati-e-giulio-gianini_maestri-di-ritaglio/" class="" rel="bookmark">Leggi tutto &#187;<span class="screen-reader-text">Emanuele Luzzati e Giulio Gianini, maestri di ritaglio</span></a>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<div id="fb-root"></div>

<figure class="wp-block-image size-large is-resized"><img fetchpriority="high" decoding="async" src="https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/wp-content/uploads/2021/01/1-Giulio-Gianini-and-Emanuele-Luzzati-La-gazza-ladra-The-Thieving-Magpie-1964.jpg" alt="" class="wp-image-2034" width="816" height="611" srcset="https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/1-Giulio-Gianini-and-Emanuele-Luzzati-La-gazza-ladra-The-Thieving-Magpie-1964.jpg 700w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/1-Giulio-Gianini-and-Emanuele-Luzzati-La-gazza-ladra-The-Thieving-Magpie-1964-300x225.jpg 300w" sizes="(max-width: 816px) 100vw, 816px" /><figcaption><strong>Giulio Gianini and Emanuele Luzzati, La gazza ladra (The Thieving Magpie), 1964</strong></figcaption></figure>



<p><strong>Emanuele Luzzati</strong>, scenografo, illustratore, ceramista, cineasta &nbsp;d’animazione, acquafortista; e sempre fresco, inventivo, policromo, allegro, facile; e poi mago dell’<em>assemblage </em>e del <em>collage</em>; e poi Chagall italiano&#8230;</p>



<p>Luzzati ha molte anime e si misura in molte discipline, e sovente noi abbiamo la sbrigativa propensione a definire ogni sua sfaccettatura come complementare alle altre. Ma sarebbe proprio lui a contraddire: “Cominciavo&nbsp; a costruire una scena a Genova, disegnavo il bozzetto, poi andavo ad Albisola per la ceramica, poi se c’erano da fare i disegni animati andavo a Roma, poi ritornavo a Genova e intanto già vedevo la scena un pochino più da lontano. Praticare tanti mestieri contemporaneamente mi ha dato un certo distacco”.</p>



<p>Sul finire degli anni Cinquanta <strong>Giulio Gianini</strong> era un promettente direttore della fotografia e documentarista, che aveva nel sangue il virus dell’animazione. I due fecero coppia. Per più di trent’anni, <strong>essi rappresentarono un pilastro portante dell’esile ma rispettata animazione italiana in un contesto globale.</strong> Il mondo era ancora grande, allora, il ritmo del lavoro meno ossessivo, e i pochi professionisti che operavano nella pubblicità o nelle serie televisive spesso trovavano il tempo per autofinanziarsi, ed esprimersi con film di valore che andavano ai pochi festival per incontrare i loro omologhi americani, asiatici ed europei.</p>



<p>In questo piccolo mondo si riunivano i “grandi”: dal Giappone Yoji Kuri, da Parigi Alexandre Alexeieff e Paul Grimault, da New York John Hubley, dal Canada gli esponenti del National Film Board, per non citarne che alcuni. Era l’animazione d’autore. A sessant’anni dal suo esordio va ancora oggi a fronte alta, mentre i celebrati surrealismo, futurismo, e altri “ismi” si disintegrarono nel giro di pochi anni.</p>



<p>Tutti sperimentavano. <strong>Alexeieff </strong>usava lo schermo di spilli, <strong>Norman McLaren</strong> dipingeva su pellicola, <strong>Trnka </strong>narrava storie lussuose con i pupazzi, gli artisti dell’Europa dell’Est inventavano il film “esopico”per deridere il potere. Mentre nel mondo dorato del “cinema dal vero” <strong>Hitchcock</strong> concludeva una gloriosa carriera (<em>Gli Uccelli</em>, 1963), <strong>Kubrick</strong> diventava sempre più estetizzante, <strong>Tarkovskij</strong> diventava ermetico dopo aver realizzato <em>Lo specchio</em>, <strong>Fellini</strong> dava il suo colpo d’ala con <em>Amarcord</em>, per poi scrivere (1974) a Gianini e Luzzati “<strong>Cari&nbsp; amici, ho visto il vostro </strong><strong><em>Pulcinella. </em></strong><strong>Beh,</strong><strong> </strong><strong>voi&nbsp; vi ricordate quanto mi&nbsp; era piaciuta <em>La gazza ladra </em>(…) non credevo avreste potuto fare di meglio. Con gioia, invece, vi dico che ci siete riusciti. <em>Pulcinella </em>è più bello. (…) </strong>Si riferisce a un sentimento dell’umano, della sofferenza, del bisogno</p>



<p>insopprimibile della giustizia. (…) <strong>Il vostro Pulcinella racconta soprattutto il dramma grottesco e straziante di un uomo che vuole con tutte le sue forze essere libero</strong>”.</p>



<p>Gianini e Luzzati furono sovrani nell’arte di assemblare e far muovere pezzi di cartoncino, stagnola spiegazzata o frammenti di qualunque materiale: si chiamò fare animazione di ritagli o <em>cut-outs</em>. Il limite dell’animazione di ritagli è la rigidità. Invece le sfavillanti tinte di Luzzati si articolano, distendono, rattrappiscono come danzatrici classiche sotto il delicato obiettivo di Gianini. Un altro limite è la scarsa mimica dei personaggi. Invece guardiamo Lindoro nell’<em>Italiana</em><em> in Algeri</em>: ha movenze che un solo altro grande animatore di ritagli oggi saprebbe pareggiare, il russo Jurij Norštejn.</p>



<p>Nello schizzo teatrale come nel manifesto, come nel personaggio per l’animazione, <strong>l’invenzione</strong><strong> </strong><strong>fondamentale di Luzzati è quella della maschera</strong>. Una grande maschera del mondo; una suprema pratica della caricatura che si applica a tutto ciò che può essere detto e rappresentato. Questa creazione sa giungere con pochi tratti all’essenza delle cose, ma in più viene coniugata assieme al colore.</p>



<p>Luzzati e Gianini, dunque, sono maestri concertatori. La grande maschera dello spettacolo si applica a Rossini non diversamente che a Mozart, alle favole scritte da Rodari, a quelle di Carlo Gozzi e a quelle di Luzzati stesso.</p>



<div class="wp-block-image"><figure class="alignright size-large is-resized"><img decoding="async" src="https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/wp-content/uploads/2021/01/2-Gianini-e-Luzzati-1.jpg" alt="" class="wp-image-2036" width="438" height="616"/><figcaption><strong>Gianini e Luzzati</strong></figcaption></figure></div>



<p>Si pensi al <em>Flauto magico</em>. Luzzati si misura per la prima volta con l’opera nel 1963, al festival inglese di Glyndebourne, creando scene e costumi per un allestimento di Franco Enriquez. Improvvisamente si rivela per lui il mondo della musica: “Prima vedevo le opere come spettacoli di prosa. Con <em>Il flauto magico </em>ho capito le esigenze anche musicali dei diversi personaggi, ho capito che una scena può cambiare a tempo di musica, che è la musica a dettare il ritmo dei movimenti, delle immagini, dei colori.”</p>



<p><strong>Dal</strong><strong> </strong><strong><em>Flauto magico </em></strong><strong>discendono</strong><strong> </strong><strong>immediatamente</strong><strong> </strong><strong>le coreografie cinematografiche della <em>Gazza ladra</em>, dell’<em>Italiana</em><em> in Algeri</em>, del <em>Turco in Italia </em>trasfuso nel primo, magnifico, <em>Pulcinella</em>.</strong> Per toccare l’apice nel 1978 con il quasi-lungometraggio <em>Il Flauto Magico </em>(appunto). E la critica? Citiamo un fatto per dire quanto possano essere perspicaci (qualche volta) i critici cinematografici e quanto potessero rappresentare i nostri due cineasti nelle capitali più raffinate. <strong><em>Viva Maria! </em>fu diretto da Louis Malle e interpretato da Jeanne Moreau e Brigitte Bardot.</strong> Nomi che riempivano le sale, nel 1965. In Gran Bretagna fu distribuito assieme alla <em>Gazza Ladra </em>come complemento di programma. <strong>Il critico del Sunday Times scrisse una lusinghiera recensione del film dei nostri due animatori, lasciando al colossal divistico poche righe distratte..</strong></p>



<p>.</p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>Arthur Melbourne Cooper</title>
		<link>https://www.giannalbertobendazzi.com/arthur-melbourne-cooper/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giannalberto-Bendazzi]]></dc:creator>
		<pubDate>Sun, 24 Jan 2021 22:07:03 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Blog G. Bendazzi]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/?p=1770</guid>

					<description><![CDATA[Per molti anni i manuali di storia del cinema hanno indicato Fantasmagorie del&#160; parigino Émile Cohl (1908) come il primo film d’animazione vero e proprio. Di un archeo-animatore britannico si era sussurrato, ma senza informazioni precise. Grazie al minuzioso lavoro degli storici olandesi Tjitte De Vries e Ati Mul, è oggi possibile retrocedere fino al&#8230;&#160;<a href="https://www.giannalbertobendazzi.com/arthur-melbourne-cooper/" class="" rel="bookmark">Leggi tutto &#187;<span class="screen-reader-text">Arthur Melbourne Cooper</span></a>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<div id="fb-root"></div>

<div class="wp-block-image"><figure class="aligncenter size-large is-resized"><img decoding="async" src="https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/wp-content/uploads/2021/01/A.M-1.-Cooper-Matches-the-Appeal.jpg" alt="" class="wp-image-2038" width="816" height="476" srcset="https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/A.M-1.-Cooper-Matches-the-Appeal.jpg 700w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/A.M-1.-Cooper-Matches-the-Appeal-300x175.jpg 300w" sizes="(max-width: 816px) 100vw, 816px" /><figcaption><strong>A.M-1. Cooper Matches the Appeal</strong></figcaption></figure></div>



<p>Per molti anni i manuali di storia del cinema hanno indicato <em>Fantasmagorie</em> del&nbsp; parigino Émile Cohl (1908) come il primo film d’animazione vero e proprio. Di un archeo-animatore britannico si era sussurrato, ma senza informazioni precise. Grazie al minuzioso lavoro degli storici olandesi Tjitte De Vries e Ati Mul, è oggi possibile retrocedere fino al diciannovesimo secolo.</p>



<p>Arthur Melbourne-Cooper (1874-1961) fu addestrato alla fotografia dal padre Thomas, e alla neonata cinematografia dal pioniere Birt Acres. Nel 1897, a ventitré anni, fondò la società Cine Syndicate e costruì un piccolo studio nella cantina della sua abitazione alla periferia nord di Londra, fra Barnet e Saint Albans. La sua produzione, sulle prime, non andò oltre i film commissionati da aziende locali.</p>



<p>Come sappiamo, la data di nascita convenzionalmente adottata per la cinematografia è il 28 dicembre 1895 (Parigi, proiezione organizzata dai fratelli Lumière). In realtà macchine per la ripresa e pellicole da impressionare erano in sperimentazione già da qualche anno, ma Melbourne-Cooper &nbsp;aveva comunque a che fare con una tecnologia, un linguaggio (e, chissà, un’arte) che non s’avvicinavano nemmeno alla maggiore età. In casi come questo, chi ha ingegno s’ingegna.</p>



<p>Nella sua cantina il giovane tuttofare manipolò una macchina da presa in modo che la pellicola, invece che trascinata “in continuo” dalla manovella, procedesse un fotogramma per volta. Preso un oggetto, lo spostava un po’ e scattava un fotogramma. Un altro spostamento, un altro fotogramma. E così di seguito. Una volta sviluppata e stampata la pellicola (sempre nella stessa cantina), Melbourne-Cooper la metteva nel proiettore e la faceva girare a mano alla velocità standard, ottenendo il risultato che i piccoli spostamenti si sommassero nell’occhio dello spettatore e che gli oggetti sembrassero muoversi di vita propria.</p>



<p>Anno 1898, cinema The Empire, Leicester Square, Londra. Sullo schermo gli spettatori vedono alcuni fiammiferi giocare a cricket, e ridono con piacere. Poche settimane dopo, ridono di nuovo alla vista di fiammiferi che giocano a football. Nuova breve attesa, ed ecco i fiammiferi cimentarsi nel golf. La marca sponsorizzatrice è la Bryant &amp; May, che si compiace di vedere il propri zolfanelli così bene accolti dal pubblico.</p>



<p>Nel frattempo, nel cono sud dell’Africa, è in corso la Guerra dei Boeri fra nuovi colonizzatori inglesi e antichi colonizzatori olandesi. Un comitato di dame di carità, costituitosi per sostenere i soldati al fronte, si rivolge ad Arthur Melbourne-Cooper: uno dei pochi piaceri di un combattente, dicono, è fumare una sigaretta, ma i ragazzi laggiù hanno terminato i fiammiferi. Facciamo un appello al pubblico?</p>



<p>Nasce <em>Matches’ Appeal</em>, 1899, primo film d’animazione di cui abbiamo prova certa perché ne è stata salvata una copia. Su un palcoscenico vediamo una scatola di fiammiferi aprirsi da sola, e gli zolfanelli formare due figure animate e una scala. Uno dei due personaggi sostiene la scala, l’altro vi sale e comincia a scrivere su una lavagna: “Un appello. Per una ghinea, la Bryant &amp; May inoltrerà una cassa contenente quanto basta per rifornire di una scatola di fiammiferi ogni soldato di un battaglione. Con il nome dello speditore scritto sopra. Nota bene: i nostri soldati ne hanno bisogno”.&nbsp; Fine del breve lavoro.</p>



<p>L’agire dei personaggi è sicuro, per quanto rudimentale. Essi manifestano una personalità, sono dunque animati, non semplicemente mossi.</p>



<p>La vicenda si dipana all’interno di un mondo di fantasia, senza la presenza umana di un marionettista che giustifichi l’assurdo di oggetti che assumono una vita autonoma. <em>Matches’ Appeal</em> insomma costituisce un film d’animazione a pieno titolo, nel quale la tecnica dell’immagine-per-immagine non viene utilizzata come “trucco” o effetto speciale, ma costruisce anzi un linguaggio visivo specifico.</p>



<p>Come operatore alla macchina, produttore, regista, Arthur Melbourne-Cooper continuò a lavorare nel cinema per parecchi anni a seguire, e incastonò nella sua corposa filmografia almeno una ventina di ulteriori cortometraggi realizzati con la tecnica dell’animazione e datati fra il 1901 (<em>Dolly’s Toys</em>) e il 1914 (<em>Humpty Dumpty Circus</em>). Fra questi occorre menzionare <em>A Dream of Toyland</em>, dove i giocattoli regalati nel pomeriggio prendono vita di notte, nel sogno di un bambino. Il teatrino di scena rappresenta una strada e il tutto è animato con garbo. Un’atmosfera un po’ inquietante è data dal rapido muoversi delle ombre: in mancanza di fari elettrici il cineasta utilizzava ancora la luce solare, con le inevitabili conseguenze della rotazione terrestre sulla lavorazione fotogramma-per-fotogramma&#8230;</p>



<p>Il paradossale destino di Melbourne-Cooper fu quello di precipitare nell’oblio degli studiosi, specialmente dei suoi compatrioti, e di essere di conseguenza cancellato dagli annali.</p>



<p>Oggi, più di un secolo dopo, è necessario fare giustizia assegnando il merito a chi lo ebbe. E tuttavia la storia segue regole che hanno poco a che fare con lo <em>happy ending</em> che ogni frequentatore di cinema avrebbe in cuore.</p>



<p>Chi “scopre” o “inventa” qualcosa non è necessariamente, per la storia, chi per primo compie quest’azione. È chi per primo incide sui fatti del suo tempo mettendo invenzione o scoperta a disposizione di tutti. I Vichinghi misero piede sul continente americano mezzo millennio prima di Cristoforo Colombo, ma erano anacronistici rispetto alla logica della loro epoca e non cambiarono il corso degli eventi. Melbourne-Cooper lavorò in un Paese poco attento all’industria dello spettacolo e alla cultura cinematografica, non ebbe imitatori, non esportò i suoi film nel resto del mondo. Rimane nonostante tutto un archeo-animatore, la cui opera interessa la cronologia ma è rimasta infeconda. Storicamente parlando, Émile Cohl continua a dover essere considerato l’autentico padre del cinema d’animazione. Ai suoi film del 1908-1914 si ispirarono più o meno tutti coloro che si dedicarono a questo ramo, tanto in Europa quanto negli Stati Uniti; e giornalisti e scrittori portarono la sua figura all’attenzione del pubblico più vasto.</p>



<p>E <em>Matches’ Appeal</em>? Attorno al 1907, un’estate, la madre di Arthur Melbourne-Cooper vide il cineasta sbucare allegramente nella sua cucina con un rullo di film in mano. “Hai una scatola, per esempio una scatola di biscotti vuota?” Lei gliela trovò, lui vi depose il rullo (“È un film vecchio, ma non voglio buttarlo via”) e se ne andò ringraziando. Cinquant’anni dopo la scatola venne ritrovata in un armadio, il film che conteneva venne estratto e restaurato. Era, appunto, il primo film d’animazione mai fatto al mondo.</p>



<p></p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>Animazione. Una storia globale.</title>
		<link>https://www.giannalbertobendazzi.com/animazione-una-storia-globale/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giannalberto-Bendazzi]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 04 Jan 2021 11:40:05 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Blog G. Bendazzi]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/?p=566</guid>

					<description><![CDATA[Descrizione Tre secoli di animazione, una storia planetaria. La definitiva cartografia di quel vasto mondo che ormai, con il successo di colossi come Pixar e Dreamworks e la diffusione del 3D e degli effetti speciali digitali, sembra diventato il paradigma del cinema contemporaneo. Giannalberto Bendazzi ricostruisce la storia dell&#8217;animazione a partire dalle origini &#8211; flipbook&#8230;&#160;<a href="https://www.giannalbertobendazzi.com/animazione-una-storia-globale/" class="" rel="bookmark">Leggi tutto &#187;<span class="screen-reader-text">Animazione. Una storia globale.</span></a>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<div id="fb-root"></div>

<h3 class="wp-block-heading" id="block-description">Descrizione</h3>



<div class="wp-block-image"><figure class="alignleft size-large"><img loading="lazy" decoding="async" width="249" height="371" src="https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/wp-content/uploads/2021/01/Animazione.-Una-storia-globale.jpg" alt="" class="wp-image-569" srcset="https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/Animazione.-Una-storia-globale.jpg 249w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/Animazione.-Una-storia-globale-201x300.jpg 201w" sizes="auto, (max-width: 249px) 100vw, 249px" /></figure></div>



<p>Tre secoli di animazione, una storia planetaria. La definitiva cartografia di quel vasto mondo che ormai, con il successo di colossi come Pixar e Dreamworks e la diffusione del 3D e degli effetti speciali digitali, sembra diventato il paradigma del cinema contemporaneo. Giannalberto Bendazzi ricostruisce la storia dell&#8217;animazione a partire dalle origini &#8211; flipbook (i popolari libretti che si animavano sfogliandoli), lanterne magiche, teatro d&#8217;ombre, fuochi d&#8217;artificio&#8230; &#8211; fino alle ultime evoluzioni, digitali e di massa; ci guida alla scoperta del cinema d&#8217;animazione in tutto il mondo, dalla Russia all&#8217;America Latina, dall&#8217;Africa all&#8217;Asia, dal Giappone agli Stati Uniti; e presenta al grande pubblico tutta una schiera di artisti finora poco conosciuti, che meritano un posto a fianco dei celeberrimi Walt Disney, Miyazaki Hayao, Bruno Bozzetto, Osvaldo Cavandoli, Tex Avery, Hanna &amp; Barbera, John Lasseter. Nel primo volume, &#8216;Dalle origini alle soglie dell&#8217;età contemporanea&#8217;, viene tracciata l&#8217;avventura di una cinematografia che, accanto ai successi americani ed europei, contò già opere notevoli in Argentina, Sudafrica e Giappone, e che concluse la sua fase storica con la caduta dell&#8217;impero sovietico nel 1991. Nel secondo volume, &#8216;L&#8217;età contemporanea&#8217;, il lettore troverà un giro del mondo contemporaneo, un reportage sull&#8217;animazione dei paesi meno immaginabili, dalla Mongolia all&#8217;isola caraibica di Saint Lucia.</p>



<h3 class="wp-block-heading"></h3>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>E&#8217; uscito &#8220;Zibaldone Animato&#8221;: il nuovo libro di Giannalberto Bendazzi</title>
		<link>https://www.giannalbertobendazzi.com/libro-zibaldone-animato/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giannalberto-Bendazzi]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 02 Dec 2020 06:19:00 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Blog G. Bendazzi]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://demosites.io/fitness-gb/?p=59</guid>

					<description><![CDATA[Tutti conoscono Pinocchio, e quasi certamente tutti conoscono Sailor Moon, bionda combattente per la giustizia nei manga e negli anime giapponesi.Nessuno però è ancora al corrente di questa loro speciale avventura nel tempo e nello spazio, che li vede andare insieme a caccia di un tesoro nascosto.&#160; Da Bruno Bozzetto a Alexandre Alexeieff, dall’Africa all’Italia,&#8230;&#160;<a href="https://www.giannalbertobendazzi.com/libro-zibaldone-animato/" class="" rel="bookmark">Leggi tutto &#187;<span class="screen-reader-text">E&#8217; uscito &#8220;Zibaldone Animato&#8221;: il nuovo libro di Giannalberto Bendazzi</span></a>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<div id="fb-root"></div>

<p>Tutti conoscono Pinocchio, e quasi certamente tutti conoscono Sailor Moon, bionda combattente per la giustizia nei manga e negli anime giapponesi.<br>Nessuno però è ancora al corrente di questa loro speciale avventura nel tempo e nello spazio, che li vede andare insieme a caccia di un tesoro nascosto.&nbsp;</p>



<p>Da Bruno Bozzetto a Alexandre Alexeieff, dall’Africa all’Italia, dalla teoria dell’animazione al primo cinema astratto, fino all’uovo&#8230; di Cohl, il lettore segue i due personaggi nei loro zig-zag, districandosi in uno zibaldone che racchiude numerosi saggi scritti dall’autore dal 1972 a oggi.</p>



<div class="wp-block-image"><figure class="alignleft size-large is-resized"><img loading="lazy" decoding="async" src="https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/wp-content/uploads/2021/01/zibaldone_animato_bendazzi-1.jpg" alt="" class="wp-image-612" width="320" height="437" srcset="https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/zibaldone_animato_bendazzi-1.jpg 259w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/zibaldone_animato_bendazzi-1-219x300.jpg 219w" sizes="auto, (max-width: 320px) 100vw, 320px" /></figure></div>



<p class="has-neve-link-color-color has-text-color">Curiose e stimolanti incursioni nel mondo dell&#8217;animazione<br>collana: Elementi<br>pp. 176, euro 12,50<br>In libreria dall’8 ottobre 2020</p>



<p>Giannalberto Bendazzi, critico e storico del cinema, ha ricevuto nel 2019 il primo dottorato honoris causa mai assegnato a uno studioso di animazione (Universidade Lusófona de Humanidades e Tecnologia di Lisbona). È autore di Animazione. Una storia globale (Utet 2018, 2 volumi) originariamente pubblicato negli Stati Uniti (Animation. A World History, CRC 2016, tre volumi). Ha tenuto conferenze in tutto il mondo e ha insegnato all’Università degli Studi di Milano e alla Nanyang Technological University di Singapore. È professore a contratto presso la Griffith University di Brisbane e direttore della collana «Focus» della casa editrice angloamericana CRC, specializzata in critica e storia dell’animazione.</p>



<div class="wp-block-buttons is-layout-flex wp-block-buttons-is-layout-flex">
<div class="wp-block-button is-style-primary"><a class="wp-block-button__link" href="https://www.amazon.it/dp/B08HZ269S8/ref=cm_sw_r_wa_apa_TxQTFbXJYD4GP" target="_blank" rel="noreferrer noopener">ACQUISTA ZIBALDONE ANIMATO</a></div>
</div>



<p class="has-medium-font-size"><strong>Recensioni:</strong><br><a href="https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/recensione-zibaldone-pinocchio-e-sailor-moon.pdf" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Pinocchio e Sailor Moon dialogano tra saggi critici &#8211; Gianluca Pulsoni</a><br><a href="https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/recensione-zibaldone-animato-repubblica-10-12-2000.pdf">Il caleidoscopio di Luzzati &#8211; Renato Venturelli</a></p>



<div style="height:76px" aria-hidden="true" class="wp-block-spacer"></div>



<p class="has-large-font-size">Intervista integrale</p>



<figure class="wp-block-embed is-type-video is-provider-youtube wp-block-embed-youtube wp-embed-aspect-16-9 wp-has-aspect-ratio"><div class="wp-block-embed__wrapper">
<div class="nv-iframe-embed"><iframe loading="lazy" title="Zibaldone animato - Giannalberto Bendazzi" width="1200" height="675" src="https://www.youtube.com/embed/YcCYAsAUt3s?feature=oembed" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div>
</div></figure>



<p></p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>Cerimonia dei Corti di Diploma al Cinema Massimo di Torino</title>
		<link>https://www.giannalbertobendazzi.com/cerimonia-dei-corti-di-diploma-al-cinema-massimo-di-torino/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giannalberto-Bendazzi]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 16 Nov 2020 10:34:08 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Blog Cartùn]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/?p=543</guid>

					<description><![CDATA[di Alice Buscaldi A Torino, il 25 settembre, la direttrice generale del Centro Sperimentale di Cinematografia Monica&#160;Cipriani, il preside della Scuola Nazionale di Cinema Adriano De Santis e la coordinatrice didattica&#160;Chiara Magri, conferiranno i&#160;Diplomi in Cinema d&#8217;Animazione&#160;ai 20 allievi del triennio 2017-2019.&#160; Gli allievi presenteranno i&#160;5 cortometraggi&#160;che hanno ideato e realizzato per i loro saggi&#8230;&#160;<a href="https://www.giannalbertobendazzi.com/cerimonia-dei-corti-di-diploma-al-cinema-massimo-di-torino/" class="" rel="bookmark">Leggi tutto &#187;<span class="screen-reader-text">Cerimonia dei Corti di Diploma al Cinema Massimo di Torino</span></a>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<div id="fb-root"></div>

<p>di Alice Buscaldi</p>



<figure class="wp-block-image size-large is-resized"><img loading="lazy" decoding="async" src="https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/wp-content/uploads/2021/01/cerimonia-dei-corti-di-diploma-al-cinema-massimo-di-torino-1024x501.jpg" alt="" class="wp-image-627" width="816" height="399" srcset="https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/cerimonia-dei-corti-di-diploma-al-cinema-massimo-di-torino-1024x501.jpg 1024w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/cerimonia-dei-corti-di-diploma-al-cinema-massimo-di-torino-300x147.jpg 300w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/cerimonia-dei-corti-di-diploma-al-cinema-massimo-di-torino-768x376.jpg 768w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/cerimonia-dei-corti-di-diploma-al-cinema-massimo-di-torino-1536x752.jpg 1536w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/cerimonia-dei-corti-di-diploma-al-cinema-massimo-di-torino.jpg 1800w" sizes="auto, (max-width: 816px) 100vw, 816px" /></figure>



<p>A Torino, il 25 settembre, la direttrice generale del Centro Sperimentale di Cinematografia Monica&nbsp;Cipriani, il preside della Scuola Nazionale di Cinema Adriano De Santis e la coordinatrice didattica&nbsp;Chiara Magri, conferiranno i&nbsp;<strong>Diplomi in Cinema d&#8217;Animazione</strong>&nbsp;ai 20 allievi del triennio 2017-2019.&nbsp;</p>



<p>Gli allievi presenteranno i&nbsp;<strong>5 cortometraggi</strong>&nbsp;che hanno ideato e realizzato per i loro saggi di diploma, a conclusione del loro intenso percorso triennale di formazione nella sede piemontese del CSC.</p>



<p>Ad aprire la serata verrà riproposto il corto di diploma realizzato durante l’anno accademico 2019<strong>&nbsp;<em>Whatever Happened to Darwin?</em></strong>&nbsp;di Leonardo Altieri, Sara Crippa, Giulia Manna, Maria Nocerino che ha recentemente ricevuto il “Corto d’Argento 2020” dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici.</p>



<p>Alla serata saranno presenti, insieme ai diplomati, gli artisti e i&nbsp;<strong>professionisti dell’animazione</strong>&nbsp;e del cinema che insegnano e collaborano con il CSC Animazione e i rappresentanti delle maggiori aziende e istituzioni del settore.</p>



<p>A seguire l’elenco dei corti di diploma 2020:</p>



<p><strong><em>Casus Belli</em></strong>&nbsp;di Marta Marini, Andrea Monnet, Camilla Pannone, Elena Rossi, Francesca Sudano</p>



<p>(6&#8217;50”) Musica: Fulvio Chiara; Sound design: Paolo Armao; Tutor: Gabriele Barrocu.</p>



<p>Un terribile malinteso tra un topo e una rana provoca rappresaglie e vendette fino a scatenare la guerra. Ispirato alla Batracomiomachia, poemetto giocoso attribuito a Omero.</p>



<p>In concorso: Festival of Animation Bratislava; Corto di Sera; Imaginaria Conversano; Cartoon Club, Rimini.</p>



<p><strong><em>Posto 42</em></strong>&nbsp;di Andreana Boatta, Filippo Di Piramo, Alice Di Natale, Nicola Giacomelli</p>



<p>(5&#8217;58”) Musica e sound design: Amos Cappuccio; Tutor: Eva Zurbriggen.</p>



<p>Viaggio esistenziale, tra sogno e ricordi, di un ragazzo che non ancora capisce dove sta andando né quale sia il suo posto.</p>



<p>In concorso: TAF Thessaloniki Animation Festival, Grecia; Cartoon Club, Rimini.</p>



<p><strong><em>Sidérea</em></strong>&nbsp;di Elisa Bonandin, Fiorella Cecchini, Isabel Matta, Carlotta Vacchetti</p>



<p>(6&#8217;48”) Musica e sound design: Amos Cappuccio; Tutor: Gabriele Barrocu.</p>



<p>Una ragazza vive sola e isolata nella sua casa in mezzo al bosco. Raccoglie foglie secche, gusci vuoti, petali sfioriti e altri frammenti che il vento porta sul suo balcone. Sarà il vento a costringerla finalmente a uscire.</p>



<p>In concorso: SICAF Int. Animation Festival Seul, South Korea; Imaginaria, Conversano; Cartoon Club,Rimini</p>



<p><strong><em>Abdìta</em></strong>&nbsp;di Valentina Giorgi, Arianna Morganti, Dennis Pezzolato, Giulia Zanette</p>



<p>(5&#8217;29”) Musica: Fulvio Chiara; Sound design: Vito Martinelli; Tutor: Laura Fiori.</p>



<p>Una bambina trova il coraggio di affrontare lo spaventoso mondo della depressione in cui vive sua madre.</p>



<p>In concorso: TAF Thessaloniki Animation Festival; Imaginaria, Conversano; Cartoon Club, Rimini.</p>



<p><strong><em>En rang par deux</em></strong>, incontro con Aliou e Afif di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti, Viola Mancini</p>



<p>(6&#8217;51”) Musica: Aliou Diop e Afif Ben Fekih (King Kong Collective); Sound design: Vito Martinelli; Tutor: Eva Zurbriggen.</p>



<p>Fra videoclip e documentario il corto è basato sull’intervista realizzata a due ragazzi africani di diverse origini che vivono a Roma, Afif e Aliou, che raccontano le loro storie e la loro musica.</p>



<p>Premio “Miglior Film Scuole di Cinema” Imaginaria, Conversano.“Premio del Pubblico” Animaphix,</p>



<p>Bagheria. In concorso: Cartoon Club, Rimini.</p>



<p>L&#8217;evento fa parte di &#8220;<a href="http://www.torinocittadelcinema2020.it/" target="_blank" rel="noreferrer noopener"><strong>Torino Città del Cinema 2020. Un film lungo un anno</strong></a>”, un progetto di Città di&nbsp;Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino.</p>



<p>Si ringrazia il Museo Nazionale del Cinema per la gentile ospitalità al Cinema Massimo di Torino.</p>



<p>Tutte le attività della Sede Piemonte del Centro Sperimentale di Cinematografia sono sostenute da:</p>



<p>Compagnia San Paolo, Fondazione CRT, Film Commission Torino Piemonte, partner tecnico Toon Boom.</p>



<p><strong>L&#8217;ingresso alla Cerimonia è su invito</strong>, per rispetto delle misure di sicurezza messe in atto per contrastare il Covid19.</p>



<p><strong>Un numero limitato di posti è disponibile per il pubblico su prenotazione</strong>, da richiedere entro venerdì 25 settembre ore 10.00, via email all’indirizzo:&nbsp;<a href="mailto:animazione@fondazionecsc.it">animazione@fondazionecsc.it</a></p>



<p></p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>Premio speciale animazione 2020 a Giannalberto Bendazzi</title>
		<link>https://www.giannalbertobendazzi.com/premio-speciale-animazione-2020-a-giannalberto-bendazzi/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giannalberto-Bendazzi]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 16 Nov 2020 04:36:16 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Blog G. Bendazzi]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/?p=907</guid>

					<description><![CDATA[di Eric Rittatore Sabato 19 settembre l&#8217;associazione ALMA.animatori consegnerà al nostro Giannalberto Bendazzi il «Premio Speciale Animazione 2020» nella suggestiva cornice del Barco Ducale di Urbania in una giornata di incontri, disegni animati, racconti e aneddoti proposti da una delle voci più importanti della storia del cinema d’Animazione internazionale.&#160;&#160;“I fuochi d’artificio furono cronologicamente il primo&#8230;&#160;<a href="https://www.giannalbertobendazzi.com/premio-speciale-animazione-2020-a-giannalberto-bendazzi/" class="" rel="bookmark">Leggi tutto &#187;<span class="screen-reader-text">Premio speciale animazione 2020 a Giannalberto Bendazzi</span></a>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<div id="fb-root"></div>

<p>di Eric Rittatore</p>



<figure class="wp-block-image size-large is-resized"><img loading="lazy" decoding="async" src="https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/wp-content/uploads/2021/01/premio-speciale-animazione-2020-a-giannalberto-bendazzi-1024x901.jpg" alt="" class="wp-image-622" width="815" height="716" srcset="https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/premio-speciale-animazione-2020-a-giannalberto-bendazzi-1024x901.jpg 1024w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/premio-speciale-animazione-2020-a-giannalberto-bendazzi-300x264.jpg 300w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/premio-speciale-animazione-2020-a-giannalberto-bendazzi-768x676.jpg 768w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/premio-speciale-animazione-2020-a-giannalberto-bendazzi.jpg 1080w" sizes="auto, (max-width: 815px) 100vw, 815px" /></figure>



<p>Sabato 19 settembre l&#8217;associazione ALMA.animatori consegnerà al nostro Giannalberto Bendazzi il «<strong>Premio Speciale Animazione 2020</strong>» nella suggestiva cornice del Barco Ducale di Urbania in una giornata di incontri, disegni animati, racconti e aneddoti proposti da una delle voci più importanti della storia del cinema d’Animazione internazionale.&nbsp;&nbsp;<em>“I fuochi d’artificio furono cronologicamente il primo esempio di animazione astratta. Ogni fuoco d’artificio è fatto di movimento, luce, colore, suono e tempismo”</em>&nbsp;&#8211;&nbsp;<strong>Giannalberto Bendazzi è studioso, scrittore, critico, saggista, insegnante</strong>: qualcuno lo ha già definito il Vasari del Cinema d’animazione.Ma Giannalberto è, sopra ogni cosa, una persona dotata di inesauribile curiosità, fantasia, empatia e voglia di imparare.<br>E un giramondo.<br>Non scrive da dietro una scrivania, vive da&nbsp;<strong>sempre a fianco dei disegnatori</strong>, il suo non è uno sguardo esterno, ma quello di un amico che ti conosce e ti osserva da vicino.<br><strong>Ha conosciuto i grandi maestri e ha visto crescere tutte le nuove generazioni</strong>. Tutta la conoscenza storica sull’animazione mondiale è raccontata nel suo ultimo lavoro &#8220;<em><a href="https://www.utetlibri.it/libri/animazione/" target="_blank" rel="noreferrer noopener"><strong>Animazione, una Storia globale</strong></a>&#8220;,</em>&nbsp;un’opera epica, unica, monumentale.<br>Una mappa imprescindibile per chi si appresta a &#8216;prendere il largo&#8217; nel&nbsp;<strong>Grande Mare dell&#8217;Animazione</strong>, ma anche per chi già è partito, e deve comunque orientarsi tra isole incognite.<br>Perché dovunque si vada, in ogni angolo del mondo, puoi trovare qualcuno intento a FARE Animazione.E parlare con lui nella lingua multiforme, policroma e universale che tutti ci unisce come in una Patria senza confini.Questo ci insegna il professor Bendazzi, tra mille altre cose, grazie al lavoro appasionato di una vita intera.&nbsp;Vasari? Forse, meglio, Erodoto. O Ulisse.<br>Per noi, e molti altri, semplicemente: Giannalberto.&#8221;</p>



<p>Info sull&#8217;<a href="https://www.facebook.com/events/1213782672322195/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Evento Facebook di ALMA</a></p>



<p></p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>Wolfwalkers, i lupi iniziano a viaggiare</title>
		<link>https://www.giannalbertobendazzi.com/wolfwalkers-i-lupi-iniziano-a-viaggiare/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giannalberto-Bendazzi]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 16 Nov 2020 04:36:16 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Blog Cartùn]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/?p=906</guid>

					<description><![CDATA[di Alice Buscaldi Nei prossimi giorni al&#160;Toronto International Film Festival,&#160;Wolfwalkers&#160;farà il suo debutto in sala, la&#160;nuova pellicola figlia del regista irlandese Tomm Moore&#160;(papà di&#160;The Secret of Kells&#160;e&#160;The Song of the Sea) e co-diretta da Ross Stewart.&#160; Wolfwalkers&#160;è una storia legata al&#160;folklore celtico&#160;che segue le avventure di Robyn Goodfellowe, una giovane apprendista cacciatrice che viaggia in&#8230;&#160;<a href="https://www.giannalbertobendazzi.com/wolfwalkers-i-lupi-iniziano-a-viaggiare/" class="" rel="bookmark">Leggi tutto &#187;<span class="screen-reader-text">Wolfwalkers, i lupi iniziano a viaggiare</span></a>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<div id="fb-root"></div>

<p>di Alice Buscaldi</p>



<figure class="wp-block-image size-large is-resized"><img loading="lazy" decoding="async" src="https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/wp-content/uploads/2021/01/wolfwalkers-i-lupi-iniziano-a-viaggiare.jpg" alt="" class="wp-image-587" width="816" height="460" srcset="https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/wolfwalkers-i-lupi-iniziano-a-viaggiare.jpg 620w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/wolfwalkers-i-lupi-iniziano-a-viaggiare-300x169.jpg 300w" sizes="auto, (max-width: 816px) 100vw, 816px" /></figure>



<p>Nei prossimi giorni al&nbsp;<strong>Toronto International Film Festival</strong>,&nbsp;<em>Wolfwalkers</em>&nbsp;farà il suo debutto in sala, la&nbsp;<strong>nuova pellicola figlia del regista irlandese Tomm Moore</strong>&nbsp;(papà di&nbsp;<em>The Secret of Kells</em>&nbsp;e&nbsp;<em>The Song of the Sea</em>) e co-diretta da Ross Stewart.&nbsp;</p>



<p><em>Wolfwalkers</em>&nbsp;è una storia legata al&nbsp;<strong>folklore celtico</strong>&nbsp;che segue le avventure di Robyn Goodfellowe, una giovane apprendista cacciatrice che viaggia in Irlanda con suo padre in un’epoca di superstizione e magia per spazzare via l’ultimo branco di lupi.</p>



<p>A livello tecnico, l’<strong>animazione tradizionale</strong>&nbsp;la fa da padrona, come ha affermato Tomm Moore in un intervista a Cartoon Brew:&nbsp;<em>“Speriamo di riuscire a mostrare cosa sentono i personaggi con una grande recitazione [&#8230;] ma anche attraverso come sono disegnati. Come cambiano gli stati d’animo il tratto può diventare più espressivo”</em>.<br>L’<strong>impatto visivo è notevole</strong>, l’utilizzo di un tratto diverso adottato per raffigurare i Puritani e l’esercito inglese, disegnati con l’ascetico stile della xilografia, mentre i lupi e i Wolfwalker sono disegnati con un tratto più libero ed espressivo.</p>



<p>Il mondo visto dal punto di vista dei lupi è animato con carboncino e una tavolozza limitata, i colori sono l’addove si trovano i profumi e sensazioni forti. Tuttavia, in contrasto con lo stile xilografico della cittadina la foresta ha un aspetto più libero e magico, un tratto discontinuo e poco preciso, fatto di inchiostro, delicati colori acquarellati e scarabocchi a matita, tutto ciò per designare ancora più la vitalità della foresta.</p>



<p><strong>Wolfwalkers</strong>, è un film prodotto dalla sinergia tra Cartoon Saloon e Melusine Productions,&nbsp;<strong>primo lungometraggio originale finanziato da Apple</strong>, che sarà diffuso a livello mondiale sulla piattaforma Apple TV+, dopo una prima distribuzione nelle sale.</p>



<p>In attesa dell’uscita, godiamoci&nbsp;<a href="https://www.youtube.com/watch?v=gj72cf3x5KM" target="_blank" rel="noreferrer noopener">il teaser di Wolfwalkers</a>.</p>



<p></p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>Cerimonia dei Premi Speciali di Annecy 2020</title>
		<link>https://www.giannalbertobendazzi.com/cerimonia-dei-premi-speciali-di-annecy-2020/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giannalberto-Bendazzi]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 23 Sep 2020 03:36:15 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Blog Cartùn]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/?p=903</guid>

					<description><![CDATA[di Alice Buscaldi Ieri il Festival Internazionale di animazione di Annecy, ha annunciato&#160;i vincitori dei Premi Speciali dell’edizione 2020.&#160;Ad essere premiati 13 lavori in tutto tra cortometraggi di diploma e su commissione, lungometraggi e migliore musica e sound fx.&#160;Una cerimonia virtuale si è svolta alla presenza del Direttore Artistico del Fest, Marcel Jean, accompagnato da&#8230;&#160;<a href="https://www.giannalbertobendazzi.com/cerimonia-dei-premi-speciali-di-annecy-2020/" class="" rel="bookmark">Leggi tutto &#187;<span class="screen-reader-text">Cerimonia dei Premi Speciali di Annecy 2020</span></a>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<div id="fb-root"></div>

<p>di Alice Buscaldi</p>



<figure class="wp-block-image size-large is-resized"><img loading="lazy" decoding="async" src="https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/wp-content/uploads/2021/01/cerimonia-dei-premi-speciali-di-annecy-2020.jpg" alt="" class="wp-image-588" width="815" height="457" srcset="https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/cerimonia-dei-premi-speciali-di-annecy-2020.jpg 637w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/cerimonia-dei-premi-speciali-di-annecy-2020-300x168.jpg 300w" sizes="auto, (max-width: 815px) 100vw, 815px" /></figure>



<p>Ieri il Festival Internazionale di animazione di Annecy, ha annunciato<strong>&nbsp;i vincitori dei Premi Speciali dell’edizione 2020.</strong>&nbsp;Ad essere premiati 13 lavori in tutto tra cortometraggi di diploma e su commissione, lungometraggi e migliore musica e sound fx.&nbsp;Una cerimonia virtuale si è svolta alla presenza del Direttore Artistico del Fest, Marcel Jean, accompagnato da alcuni degli autori dei progetti vincitori.</p>



<p>Ecco l’elenco completo:</p>



<p><strong>FESTIVALS CONNEXION – AUVERGNE-RHÔNE-ALPES / IN PARTNERSHIP WITH LUMIÈRES NUMÉRIQUES &amp; MÈCHE COURTE AWARD</strong></p>



<p><em>Empty Places</em></p>



<p><strong>Geoffroy de Crécy</strong><br>France<br>AUTOUR DE MINUIT</p>



<p><strong>JUNIOR JURY AWARD FOR A GRADUATION FILM</strong></p>



<p><em>Catgot</em></p>



<p><strong>Tsz Wing Ho</strong><br>Hong Kong<br>SCHOOL OF CREATIVE MEDIA, CITY UNIVERSITY OF HONG KONG</p>



<p><strong>JUNIOR JURY AWARD FOR A SHORT FILM</strong></p>



<p><em>To: Gerard</em></p>



<p><strong>Taylor Meacham</strong><br>USA<br>DREAMWORKS ANIMATION</p>



<p><strong>FIPRESCI AWARD</strong></p>



<p><em>The Physics of Sorrow</em></p>



<p><strong>Theodore Ushev</strong><br>Canada<br>NFB &#8211; NATIONAL FILM BOARD OF CANADA</p>



<p><strong>ANDRÉ-MARTIN AWARD FOR A FRENCH FEATURE FILM</strong></p>



<p><em>I Lost My Body</em></p>



<p><strong>Jérémy Clapin</strong><br>France<br>XILAM ANIMATION</p>



<p><strong>ANDRÉ-MARTIN AWARD FOR A FRENCH SHORT FILM</strong></p>



<p><em>The Shoreline</em></p>



<p><strong>Sophie Racine</strong><br>France<br>AM STRAM GRAM</p>



<p><strong>BEST ORIGINAL MUSIC AWARD FOR A SHORT FILM, SPONSORED BY THE SACEM</strong></p>



<p><em>Home</em></p>



<p><strong>Anna Bauer</strong><br>United Kingdom<br>NODACHI LTD</p>



<p><strong>BEST ORIGINAL MUSIC AWARD FOR A FEATURE FILM, SPONSORED BY THE SACEM</strong></p>



<p><em>On Gaku: Our Sound</em></p>



<p><strong>Tomohiko Banse, Grandfunk, Wataru Sawabe</strong><br>Japan<br>ROCK&#8217;N ROLL MOUTAIN / TIP TOP</p>



<p><strong>YOUTUBE AWARD</strong></p>



<p><em>The Fox &amp; The Pigeon</em></p>



<p><strong>Michelle Chua</strong><br>Canada<br>SHERIDAN COLLEGE FACULTY OF ANIMATION</p>



<p><em>(NB. Per la prima volta al Festival di Annecy, lo YouTube Award è stato assegnato ad un Corto di diploma in competizione. Il vincitore riceverà un premio in denaro di 10,000 euro come contributo per la produzione di unnuovo progetto.)</em></p>



<p><strong>VIMEO STAFF PICK AWARD</strong></p>



<p><em>A Mind Sang</em></p>



<p><strong>Vier Nev</strong><br>Portugal</p>



<p><strong>CANAL+ YOUTH AWARD</strong></p>



<p><em>Cinema Rex</em></p>



<p><strong>Eliran Peled, Mayan Engelman</strong><br>Israel<br>ALDY PAI TLV</p>



<p><strong>YOUNG AUDIENCE AWARD</strong></p>



<p><em>The Tomten and the Fox</em></p>



<p><strong>Are Austnes, Yaprak Morali</strong><br>Norway, Sweden, Denmark<br>QVISTEN ANIMATION AS, THE ASTRID LINDGREN COMPANY, HYDRALAB</p>



<p><strong>CITY OF ANNECY AWARD</strong></p>



<p><em>Wade</em></p>



<p><strong>Upamanyu Bhattacharyya, Kalp Sanghvi</strong><br>India<br>GHOST ANIMATION</p>



<p>Congratulazioni a tutti i vincitori!</p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>Un salto di stile per Lupin III: The First</title>
		<link>https://www.giannalbertobendazzi.com/un-salto-di-stile-per-lupin-iii-the-first/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giannalberto-Bendazzi]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 23 Sep 2020 03:36:15 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Blog Cartùn]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/?p=902</guid>

					<description><![CDATA[di Alice Buscaldi In questi giorni il Festival di Annecy propone una vasta gamma di proiezioni tra cortometraggi, lungometraggi, work in progress e masterclass, ma sin dall’inizio dell&#8217;evento, la mia attenzione è stata tutta incentrata sull’estratto del film&#160;Lupin III: The First. In questa pellicola firmata Takashi Yamazaki, il nostro ladro gentiluomo si lancia in una&#8230;&#160;<a href="https://www.giannalbertobendazzi.com/un-salto-di-stile-per-lupin-iii-the-first/" class="" rel="bookmark">Leggi tutto &#187;<span class="screen-reader-text">Un salto di stile per Lupin III: The First</span></a>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<div id="fb-root"></div>

<p>di Alice Buscaldi</p>



<figure class="wp-block-image size-large is-resized"><img loading="lazy" decoding="async" src="https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/wp-content/uploads/2021/01/Un-salto-di-stile-per-lupin-iii-the-first-1024x338.jpg" alt="" class="wp-image-590" width="817" height="269" srcset="https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/Un-salto-di-stile-per-lupin-iii-the-first-1024x338.jpg 1024w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/Un-salto-di-stile-per-lupin-iii-the-first-300x99.jpg 300w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/Un-salto-di-stile-per-lupin-iii-the-first-768x254.jpg 768w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/Un-salto-di-stile-per-lupin-iii-the-first-1536x507.jpg 1536w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/Un-salto-di-stile-per-lupin-iii-the-first.jpg 1665w" sizes="auto, (max-width: 817px) 100vw, 817px" /></figure>



<p>In questi giorni il Festival di Annecy propone una vasta gamma di proiezioni tra cortometraggi, lungometraggi, work in progress e masterclass, ma sin dall’inizio dell&#8217;evento, la mia attenzione è stata tutta incentrata sull’<strong>estratto del film&nbsp;<em>Lupin III: The First</em></strong>.</p>



<p>In questa pellicola firmata Takashi Yamazaki, il nostro ladro gentiluomo si lancia in una colossale rapina in giro per il mondo per&nbsp;<strong>rubare il misterioso diario di Bresson</strong>, l&#8217;unico oggetto che suo nonno non è stato in grado di trafugare.</p>



<p>Come tutti abbiamo notato, si tratta di&nbsp;<strong>un film d’animazione in 3D</strong>, primo in assoluto del mondo di Lupin ad adottare questa scelta di stile. Ma cosa significa per un idolo come quello creato da Monkey Punch fare un salto tecnico del genere?</p>



<p>Facciamo un piccolo cenno storico:&nbsp;Lupin III (Rupan Sansei) è&nbsp;<strong>una serie di manga e anime creata da Monkey Punch nel 1967</strong>. Il franchise è quindi da oltre 50 anni in circolazione con una dozzina di serie manga, alcune delle quali sono ancora in corso, 7 serie di anime e un buon numero di lungometraggi d’animazione. Basti pensare a<em>&nbsp;Il Castello di Cagliostro</em>&nbsp;del 1979 di Hayao Miyazaki o più recentemente&nbsp;ai film di&nbsp;Takeshi Koike,<em>&nbsp;Lupin III:&nbsp;la lapide di&nbsp;Daisuke Jigen&nbsp;</em>(2014)&nbsp;e<em>&nbsp;Lupin III:&nbsp;uno schizzo di sangue per&nbsp;Goemon Ishikawa&nbsp;</em>(2017, dove tra l’altro fa il suo debutto la giacca nera di Lupin!).</p>



<p>Inutile dire che la tecnica madre adottata in tutte queste circostanze, fosse&nbsp;<strong>il tradizionale 2D</strong>, con i suoi tratti vibranti, colori che talvolta (soprattutto negli anime) saltavano o cambiavano nell’arco di un paio di fotogrammi, tutto oggettivamente più artistico.</p>



<p>Quando ho visto Lupin nel suo nuovo design tridimensionale devo ammettere di aver storto il naso, non perché il 3D sia una tecnica meno valida del 2D ma perché essendo cresciuta con una certa visione di un personaggio, è stato un momento strano. L’animazione molto fluida, i movimenti di camera alla 007, le ambientazioni così “vere” ma alla fine,&nbsp;<strong>quando il tipico ghigno di Lupin emerge per sbeffeggiare il povero ispettore Zenigata, tutto torna alla normalità</strong>. Il leggero momento di disagio svanisce e si ritrova il ladro gentiluomo che tanto ci ha appassionato in questi ultimi 50 anni.</p>



<p>Lungi dal cercare effetti iperrealistici che avrebbero reso difficile riconoscere Lupin III e la sua band,&nbsp;<strong>l&#8217;animazione si diverte a giocare con le leggi della fisica</strong>&nbsp;e supera i vincoli dell&#8217;anatomia: l&#8217;enfasi è su una leggera sospensione di gravità, accelerazioni soprannaturali, arti che si allungano quanto basta nell&#8217;azione, l&#8217;esagerazione delle espressioni facciali, per caratterizzare efficacemente ogni personaggio&nbsp;e i&nbsp;suoi 50 anni di storia in 2D.</p>



<p>In questo senso ricorda molto lo stile cartoons alla Tex Avery e Chuck Jones con pose estreme e azioni rapide adottato anche da Gendy Tartavkosky nella trilogia Hotel Transylvania e il pilot Popeye.</p>



<p>Si può dire quindi che il salto tecnico di Lupin al 3D sia una versione potenziata del Lupin in 2D a cui eravamo abituati, che riproduce tutto l’umorismo e l’energia che ha da sempre caratterizzato il mondo nato dalla penna di&nbsp;Monkey Punch.</p>



<p>In trepidante attesa di vedere su grande schermo questa nuova avventura del ladro gentiluomo,&nbsp;<a href="https://www.youtube.com/watch?v=YPit-LFyXi0" target="_blank" rel="noreferrer noopener">riguardiamoci il trailer.</a></p>



<p></p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>I vincitori ufficiali di Annecy 2020</title>
		<link>https://www.giannalbertobendazzi.com/i-vincitori-ufficiali-di-annecy-2020/</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giannalberto-Bendazzi]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 22 Sep 2020 03:36:15 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Blog Cartùn]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/?p=901</guid>

					<description><![CDATA[di Alice Buscaldi Nonostante il Festival abbia avuto un decorso virtuale, il direttivo ha voluto simbolicamente mantenere la data di sabato 20 giugno come la data di fine Festival e di&#160;proclamazione&#160;quindi&#160;dei vincitori di questa sessantesima, inusuale, edizione. Qui di seguito l’elenco completo dei cristalli di Annecy 2020: CRISTAL FOR A FEATURE FILM Calamity, a Childhood&#8230;&#160;<a href="https://www.giannalbertobendazzi.com/i-vincitori-ufficiali-di-annecy-2020/" class="" rel="bookmark">Leggi tutto &#187;<span class="screen-reader-text">I vincitori ufficiali di Annecy 2020</span></a>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<div id="fb-root"></div>

<p>di Alice Buscaldi</p>



<figure class="wp-block-image size-large is-resized"><img loading="lazy" decoding="async" src="https://sceglidistarbene.com/_Archivio/www.giannalbertobendazzi2.com/wp-content/uploads/2021/01/i-vincitori-ufficiali-di-annecy-2020.jpg" alt="" class="wp-image-630" width="816" height="421" srcset="https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/i-vincitori-ufficiali-di-annecy-2020.jpg 848w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/i-vincitori-ufficiali-di-annecy-2020-300x155.jpg 300w, https://www.giannalbertobendazzi.com/wp-content/uploads/2021/01/i-vincitori-ufficiali-di-annecy-2020-768x397.jpg 768w" sizes="auto, (max-width: 816px) 100vw, 816px" /></figure>



<p>Nonostante il Festival abbia avuto un decorso virtuale, il direttivo ha voluto simbolicamente mantenere la data di sabato 20 giugno come la data di fine Festival e di&nbsp;<strong>proclamazione&nbsp;</strong>quindi&nbsp;<strong>dei vincitori di questa sessantesima, inusuale, edizione.</strong></p>



<p>Qui di seguito l’elenco completo dei cristalli di Annecy 2020:</p>



<p><strong>CRISTAL FOR A FEATURE FILM</strong></p>



<p><em>Calamity, a Childhood of Martha Jane Cannary</em></p>



<p><strong>Rémi Chayé</strong><br>France, Denmark<br>MAYBE MOVIES, NORLUM</p>



<p><strong>JURY AWARD</strong></p>



<p><em>The Nose or the Conspiracy of Mavericks</em></p>



<p><strong>Andrey Khrzhanovsky</strong><br>Russia<br>SCHOOL-STUDIO &#8220;SHAR&#8221;</p>



<p><strong>JURY DISTINCTION</strong></p>



<p><em>Kill It and Leave this Town</em></p>



<p><strong>Mariusz Wilczynski</strong><br>Poland<br>BOMBONIERKA, EXTREME OPTIONS, IAM &#8211; ADAM MICKIEWICZ INSTITUTE, EC1 LODZ &#8211; CITY OF CULTURE, LETKO, DI FACTORY, GIGANT FILMS, POLISH FILM INSTITUTE</p>



<p><strong>CONTRECHAMP AWARD</strong></p>



<p><em>My Favorite War</em></p>



<p><strong>Ilze Burkovska Jacobsen</strong><br>Latvia, Norway<br>BIVROST FILM &amp; TV, EGO MEDIA</p>



<p><strong>CONTRECHAMP JURY DISTINCTION</strong></p>



<p><em>The Shaman Sorceress</em></p>



<p><strong>Jae-huun Ahn</strong><br>South Korea<br>MEDITATION WITH A PENCIL</p>



<p><strong>CRISTAL FOR A SHORT FILM</strong></p>



<p><em>The Physics of Sorrow</em></p>



<p><strong>Theodore Ushev</strong><br>Canada<br>NFB – NATIONAL FILM BOARD OF CANADA</p>



<p><strong>JURY AWARD</strong></p>



<p><em>Homeless Home</em></p>



<p><strong>Alberto Vázquez</strong><br>France, Spain<br>AUTOUR DE MINUIT, UNIKO ESTUDIO CREATIVO</p>



<p><strong>&#8220;JEAN-LUC XIBERRAS&#8221; AWARD FOR A FIRST FILM</strong></p>



<p><em>The Town</em></p>



<p><strong>Yifan Bao</strong><br>China<br>ARC ANIME STUDIO</p>



<p><strong>JURY DISTINCTION (EX ӔQUO)</strong></p>



<p><em>Freeze Frame</em></p>



<p><strong>Soetkin Verstegen</strong><br>Belgium<br>AKADEMIE SCHLOSS SOLITUDE</p>



<p><strong>JURY DISTINCTION (EX ӔQUO)</strong></p>



<p><em>Genius Loci</em></p>



<p><strong>Adrien Merigeau</strong><br>France<br>KAZAK PRODUCTIONS, FOLIMAGE</p>



<p><strong>&#8220;OFF-LIMITS&#8221; AWARD</strong></p>



<p><em>Serial Parallels</em></p>



<p><strong>Max Hattler</strong><br>Germany, Hong Kong<br>RELENTLESS MELT</p>



<p><strong>TV AND COMMISSIONED FILMS</strong></p>



<p><strong>CRISTAL FOR A TV PRODUCTION</strong></p>



<p><em>Shooom&#8217;s Odyssey</em></p>



<p><strong>Julien Bisaro</strong><br>Belgium, France<br>PICOLO PICTURES</p>



<p><strong>JURY AWARD FOR A TV SERIES</strong></p>



<p><em>Undone &#8220;The Hospital&#8221;</em></p>



<p><strong>Hisko Hulsing</strong><br>USA<br>AMAZON PRIME VIDEO, TORNANTE PRODUCTIONS, LLC, SUBMARINE</p>



<p><strong>JURY AWARD FOR A TV SPECIAL</strong></p>



<p><em>The Tiger Who Came to Tea</em></p>



<p><strong>Robin Shaw</strong><br>United Kingdom<br>LUPUS FILMS</p>



<p><strong>CRISTAL FOR A COMMISSIONED FILM</strong></p>



<p><em>Lucky Chops &#8220;Traveler&#8221;</em></p>



<p><strong>Daniel Almagor, Raman Djafari</strong><br>Germany<br>STUDIO VOGEL</p>



<p><strong>JURY AWARD</strong></p>



<p><em>Greenpeace &#8220;Turtle Journey&#8221;</em></p>



<p><strong>Gavin Strange</strong><br>United Kingdom<br>AARDMAN ANIMATIONS LTD</p>



<p><strong>GRADUATION FILMS</strong></p>



<p><strong>CRISTAL FOR A GRADUATION FILM</strong></p>



<p><em>Naked</em></p>



<p><strong>Kirill Khachaturov</strong><br>Russia<br>MOSCOW SCHOOL OF NEW CINEMA</p>



<p><strong>JURY AWARD</strong></p>



<p><em>Pile</em></p>



<p><strong>Toby Auberg</strong><br>United Kingdom<br>RCA &#8211; ROYAL COLLEGE OF ART</p>



<p><strong>JURY DISTINCTION</strong></p>



<p><em>Sura</em></p>



<p><strong>Hae-Ji Jeong</strong><br>South Korea<br>KOREAN NATIONAL UNIVERSITY OF ARTS &#8211; KNUADIS &#8211; K&#8217;ARTS</p>



<p><strong>VR WORKS</strong></p>



<p><strong>CRISTAL FOR THE BEST VR WORK</strong></p>



<p><em>Minimum Mass</em></p>



<p><strong>Raqi Syed, Areito Echevarria</strong><br>France, New Zealand<br>LIKE AMBER, FLORÉAL FILMS</p>



<p><strong>JURY SPECIAL DISTINCTION</strong></p>



<p><em>Battlescar – Punk Was Invented by Girls</em></p>



<p><strong>Martin Allais, Nicolas Casavecchia</strong><br>USA, France<br>ATLAS V, ALBYON, 1<sup>ST</sup>&nbsp;AVENUE MACHINE, RYOT, ARTE FRANCE</p>



<p>Congratulazioni a tutti i vincitori!</p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
	</channel>
</rss>