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Bendazzi ad Animaphix 2017: un paio d’ore alle origini del cinema d’animazione

Di Alice Buscaldi

Il primo giorno di Animaphix 2017 International Film Festival si apre all’insegna della storia dell’animazione, dalle origini agli anni ’50, un tuffo indietro negli anni accompagnati niente meno che dallo storico e critico cinematografico Giannalberto Bendazzi.


Considerato uno dei più importanti studiosi nel panorama internazionale, durante la sua masterclass (28 luglio ore 11) ci ha condotto tra le grottesche e primordiali animazioni di Emile Cohl (1908) passando poi per quelli che Giannalberto definisce “turning point”, in quanto hanno a livello stilistico e tecnico degli avanzamenti tali da permettere di definirli delle chiavi di volta nel contesto all’interno del quale si trovavano: Steamboat Willie (1928), The Band Concert (1935), Gerald Mc Boing Boing (1951) sono solo alcuni dei capolavori che Giannalberto ha spiegato nei dettagli più nascosti ed insospettabili.


Tante le domande alle quali il nostro Bendazzi ha risposto e avrebbe potuto rispondere – dice Giannalberto che non basterebbero 600 ore per parlare della storia del cinema d’animazione mondiale – il tempo però è stato sufficiente per fare appassionare i curiosi e ancor di più gli amanti della settima arte.

E anche questa volta Cartùn può dire: noi c’eravamo!

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