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Kobe Bryant e il progetto di uno studio di animazione

di Alice Buscaldi

Con la morte prematura del campione NBA Kobe Bryant avvenuta lo scorso mese, il mondo intero ha pianto non solo un campione sportivo ma anche un esordiente mecenate nell’industria del cinema d’animazione.

Dopo aver vinto l’Oscar con Dear Baskeball nel 2017, il cortometraggio animato scritto da lui e diretto e animato da Glen Keane, l’ex stella del basket si stava addentrando sempre più con interesse nel magico mondo del cinema d’animazione, arrivando a sviluppare più progetti attraverso la sua società di produzione, la Granity Studios.

Al momento della sua morte, si è scoperto che le sue ambizioni stavano accrescendo ulteriormente, di fatti Bryant stava progettando di lanciare un suo studio d’animazione.

La rivelazione viene da Bruce Smith, un veterano dell’animazione che ha co-diretto Hair Love, il vincitore dell’Oscar di quest’anno per il miglior cortometraggio animato. Parlando con il critico Korey Coleman (lui stesso un ex animatore), Smith ricorda che ad una cena a cui partecipò con Bryant e Sergio Pablos (un altro animatore di spicco, regista del recente lungometraggio Klaus), Bryant chiedeva aiuto a lui e Pablos per portare avanti il progetto per cui stavano anche iniziando a cercare artisti.

“Il fatto che Kobe iniziasse a vedersi come un moderno Walt Disney” racconta Smith a Coleman, “gli piaceva […] stava cominciando il suo secondo atto, e l’animazione ne era parte integrante…Aveva quel podcast chiamato The Punies, rivolto ai bimbi, e voleva trasformarlo in una serie tv in animazione”.

Grazie Kobe per essere stato la persona che eri, brillante, unica e della quale sentiremo la mancanza.

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